2020 – Norma e contestazione nel XVIII secolo – convegno rinviato al 2021

Norma e contestazione nel XVIII secolo

Trieste, 28-30 maggio 2020

Convegno annuale della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII

Programma: qui

AVVISO IMPORTANTE: a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria e dell’incertezza sulle fasi che la seguiranno, il convegno annuale è rinviato a maggio 2021, in date da stabilire. La call for papers verrà riaperta per consentire la presentazione di ulteriori proposte.

 

Quest’anno il consueto incontro della SISSD sarà ospitato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, sito in via Lazzaretto Vecchio 8.

Una lista di strutture alberghiere con l’indicazione della distanza dalla sede del convegno è disponibile icon qui.

Per la sera del 28 maggio è prevista una cena presso il ristorante della Marina San Giusto al prezzo di € 35 a persona; per la sera del 29 maggio la cena si terrà invece al ristorante dell’Hotel Savoia al prezzo di € 30 a persona (entrambe le strutture si trovano a circa 600 metri dalla sede del convegno). Per partecipare all’una e/o all’altra occorre prenotarsi compilando il modulo scaricabile icon qui e inviandolo entro il 26 aprile 2020 esclusivamente ad Alessia Castagnino all’indirizzo alessia.castagnino@unifi.it; nell’oggetto della mail si prega di specificare “prenotazione pasti Trieste 2020”.


 

 

 

 

 

Call for papers

SOCIETÀ ITALIANA DI STUDI SUL SECOLO XVIII

Norma e contestazione nel XVIII secolo

Convegno annuale

Trieste, 28-30 maggio 2020

 

Call for papers

Se si esclude l’ultimo quarto di secolo, caratterizzato dall’irrompere della Rivoluzione prima da un lato e poi dall’altro dell’Atlantico, il Settecento è tradizionalmente considerato un secolo di stabilità e di transizioni graduali. A fronte di un Seicento agitato da grandi rivolte e di un Ottocento rappresentato come periodo delle ribellioni individuali e delle molte rivoluzioni costituzionali, liberali, borghesi, proletarie, nazionalistiche, i tratti tipici del secolo XVIII sembrano fissati nell’immagine rassicurante delle riforme, visione modificata solo dalla Rivoluzione francese e dai profondi mutamenti a questa legati.

In effetti, fino agli ultimi decenni del secolo raramente i movimenti di protesta assunsero dimensioni tali da minacciare gli assetti sociali e di potere; furono generalmente brevi, circoscritti, di modesta intensità. Più spesso, i cambiamenti furono promossi dall’alto, dall’interno degli organi di governo. Eppure, in tempi recenti, la storiografia ha iniziato a riconsiderare la complessità delle rivolte e della conflittualità sociale del XVIII secolo, osservando che le ribellioni non possono essere a priori sminuite come esplosioni di rabbia cieche e occasionali, reazioni impulsive alla miseria e all’oppressione prive di contenuti politici; né, tantomeno, come mere reazioni alle innovazioni introdotte dall’alto, e perciò volte genericamente alla conservazione.

Prendendo atto di ciò, la Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII intende mettere a confronto gli studiosi afferenti a discipline diverse e invitarli a presentare ricerche originali sulla contestazione delle regole e degli assetti sociali e di potere, sulle molteplici manifestazioni della conflittualità nei diversi ambiti della vita associata, nonché sulle riflessioni che accompagnano le ipotesi di scardinamento di regole e modelli nella sfera intellettuale e culturale in genere.

L’intento è infatti quello di giungere a una migliore puntualizzazione della natura di norme e regole nei vari campi: filosofico, storico, economico, giuridico, estetico, letterario, teatrale, musicale, artistico, architettonico, chiarendo cosa si intendesse per “contestazione” nel linguaggio settecentesco e quali siano state le forme messe in atto al fine di contrastare norme identificative delle varie entità sociali, politiche, culturali.

Rientreranno dunque in questo ampio ambito di indagini anche temi quali:

– il ribaltamento dei paradigmi secenteschi regolatori delle leggi naturali, morali, giuridiche (con i relativi riflessi sul pensiero religioso);

– le trasgressioni dei codici, dei canoni, delle poetiche, delle estetiche, delle pratiche culturali d’Ancien Régime;

– i dibattiti sugli standard del gusto e della lingua;

– le trasformazioni delle gerarchie dei generi letterari;

– la questione della censura e dell’autocensura.

Chi intende partecipare dovrà approntare, in un unico file Word, un abstract preceduto dal proprio nome e dal titolo dell’intervento (massimo 2000 caratteri spazi inclusi) e un breve curriculum (massimo 1000 caratteri spazi inclusi). Le proposte redatte in un formato diverso (pdf) o eccedenti i limiti di spazio indicati non verranno prese in considerazione.

Il file contenente abstract e curriculum andrà inviato entro il 14 gennaio 2020 esclusivamente al seguente indirizzo: redazione@sissd.it

Le proposte possono essere liberamente presentate da tutti gli interessati; ai non soci che vedranno accolto il proprio intervento, è richiesta l’iscrizione alla SISSD secondo le modalità specificate nell’apposita pagina del sito istituzionale (www.sissd.it/iscrizione).

Le proposte pervenute saranno vagliate dal consiglio scientifico della Società; l’esito della selezione verrà comunicato entro il 31 gennaio 2020.

È prevista l’erogazione di borse di studio destinate a studiosi di età inferiore ai quarant’anni che vogliano seguire i lavori del convegno.

La Società intende pubblicare una scelta dei contributi presentati, considerando il parere del Consiglio scientifico e di valutatori esterni.